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I Clan indipendenti

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Messaggio Da Staff master Mer Feb 24, 2010 12:55 pm

I Clan indipendenti che collaborano con la Setta della Camarilla italiana sono:
- Assamiti
- Figlie della Cacofonia
- Gangrel
- Giovanni
- Ravnos
- Seguaci Set


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Messaggio Da Staff master Mer Feb 24, 2010 12:55 pm

ASSAMITI
In principio era Haqim. Il Giusto. Primo fra gli Antidiluviani, che fu investito dai suoi Fratelli del potere di giudicare coloro che infrangevano le leggi di Caino. Come gli altri Egli creò una sua prole: i Banu Haqim, chiamati a continuare la missione del padre. Ma il sogno di pace e ordine fra i cainiti svanì quando un’orda di Baali attaccò la città. I figli di Haqim si levarono contro gli Infernalisti e per un millennio li combatterono con alterne fortune. Ma alla fine gli altri anziani e le loro stirpi abbandonarono la seconda città, e così fecero anche "IL Giudice" e la sua progenie. Lunghe furono le notti del loro viaggio nel deserto, finché Egli non disse: "Qui!", e dal ventre di una montagna creò Alamut, "il nido delle aquile", dimora eterna dei suoi figli. Da qui essi avrebbero potuto osservare ciò che gli altri clan facevano e attendere che giungesse nuovamente l’ora di giudicare. Durante la rivolta degli Anarchici molti fra i membri del Clan lasciarono Alamut vedendo nell’Europa il luogo ideale dove placare la loro sete di Vitae, attirando le ire della neonata Camarilla.
Per arginare questa piaga il Clan Tremere impose su di loro una potente maledizione: nessuno dei figli di Haqim avrebbe mai più potuto commettere Diablerie. Ma i membri del clan che si erano schierati con il Sabbat sfuggirono misteriosamente agli effetti di quest’arcano rito. Nei secoli il nome con cui gli altri cainiti indicano i figli di Haqim è cambiato in Assamiti, corruzione della parola araba “asascim” assassino. Ma quasi nessuno sa (o vuole ammettere) che la fama di Diableristi-assassini è giustificata in un limitato numero di casi poiché il Clan è diviso in quattro fazioni ben distinte.
La prima e più numerosa è quella cui appartengono coloro che sono fedeli ad Alamut, isolazionisti e fanaticamente convinti di essere superiori agli altri cainiti. Per loro la Diablerie è un modo per assorbire il potere di qualcuno che non è degno di possederlo.
La seconda è rappresentata dagli Scismatici, che hanno giurato fedeltà alla Camarilla perché pensano che meglio incarni la loro interpretazione delle leggi di Haqim, specialmente quella della "distruzione". Spesso come alleati di questa setta rigettano pubblicamente la Diablerie. La terza è formata da coloro che sono andati a rimpolpare le fila della “Spada di Caino”, il Sabbat. Gli Antitribù cercano in questo modo di distanziarsi dal resto del loro Clan che giudicano indegno perché ha accettato il giogo impostogli dagli stregoni.
L’ultima è quella che ha causato la cattiva fama degli Assamiti, ne fanno parte quelli che hanno voltato completamente le spalle al Clan, in ogni sua Fazione. Spesso vendono i loro servigi come mercenari al miglior offerente.
Una voce circola nelle fredde notti moderne: si dice che il più potente tra gli Antichi si sia risvegliato ad Alamut e abbia spezzato la Maledizione Tremere. Che sia giunto nuovamente per i Figli di Haqim il momento di Giudicare?

STEREOTIPI
BRUJAH: Anche se in passato abbiamo adorato le stesse divinità, ora non abbiamo nulla in comune
MALKAVIAN: Il loro sangue porta alla pazzia quando macchia le nostre labbra. Evitateli, se non volete essere marchiati dalla loro follia.
NOSFERATU: La loro mostruisità cela un apparente onore e pertanto sono degli sciocchi.
TOREADOR: La ricerca della bellezza è sfarzo, perciò inutile.
TREMERE: Non sopporteremo più l'offesa della loro stregoneria. L'unico Tremere buono è quello che uccidi percorrendo la strada verso il cuore di Haquim
VENTRUE: Sebbene ci lascino liberi di compiere i nostri riti nelle città sotto il loro controllo, sono stati i Sangue Blu a tramare per far ricadere la maledizione dei Tremere su di noi.
VILI: Paglia senza valore, buona sola ad essere separata dal grano. Raramente ci sfuggono, sebbene il loro sangue debole ci soddisfi solo per breve tempo.
FIGLIE DELLA CACOFONIA: Non abbiamo nulla da condividere con queste Sirene: la loro voce è ammaliante, ma la nostra determinazione è più forte.
GANGREL: Vorrei almeno rinunciare al sangue infetto degli animali, ma il mio bisogno è grande.
GIOVANNI: Lasciateli trafficare con i loro morti, ma non lasciate che macchino il vostro dominio con la loro degradante presenza.
SEGUACI DI SET: Cenare con i serpenti significa invitare alla tua tavola il loro veleno.
RAVNOS: Trovo che il suono del loro dissanguamento sia più musicale delle loro ridicole canzoni zingare.
CAMARILLA: Hanno le notti contate, e non dimenticheremo mai gli ostacoli che ci hanno creato
SABBAT: Troppo insensibili e privi di classe, e così decisi nel loro sforzo di opporsi ai consigli degli Anziani da sembrare degli adolescenti


Ultima modifica di Staff master il Mer Feb 24, 2010 12:59 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio Da Staff master Mer Feb 24, 2010 12:58 pm

FIGLIE DELLA CACOFONIA
Valutata come una “moderna” linea di sangue, le Figlie della Cacofonia sono comparse solo di recente. C’è chi crede che sia nato dal rimescolarsi di sangue Toreador e Malkavian, oppure che sia solo una nuova razza di Vili molto capaci.
Comunque tutte le figlie della Cacofonia sono splendide cantanti dalla voce ammaliatrice o mortale, proprio attraverso il canto esprimono il loro potere, confondono le menti o uccidono infrangendo le vittime come coppe di cristallo colpito da un penetrante acuto.
Le loro origini sono oscure e difficilmente chi viene dal Vecchio Mondo sa della loro esistenza, dato che sono fiorite nel ventre del Nuovo Mondo, nonostante ciò sono un clan ancora lontano dall’avere una pesante influenza.
Dato il loro scarso peso politico, le Figlie della Cacofonia risultano ignorate sia dal Sabbath sia dalla Camarilla, ritenendole inutili e insignificanti, ma non si sa se sia in verità un loro volere, organizzate ed estranee alla Jyhad, restano poco attratte dalla vita politica preferendo un’esistenza più mondana.
Solo recentemente si è notato che gruppi di Figlie della Cacofonia riunite erano in grado di sviluppare un potere ancora maggiore con le loro voci unite e il sangue del clan sembra rafforzarsi.
La presenza unicamente femminile è dovuta all’allontanamento dei membri maschili e alla loro sparizione per motivi sconosciuti, poste dinnanzi alla realtà del nuovo sviluppo della loro stirpe, rispondono con una scrollata di spalle ricominciando a cantare come nulla fosse
Passano l’esistenza a cantare per altre Figlie o per gruppi di ammiratori ammaliati che seguono le loro carriere di successo, spesso ignorandone l'origine vampirica. Tra i cainiti preferiscono unirsi a gruppi di Toreador, Ventrue o Malkavian, tra i pochi che riescono ad apprezzare le loro doti.
Anche se sembra che proteggano la Masquerade, nei momenti in cui non sono distratte da altri affari, s’intrattengono con membri anziani sia del Sabbath, della Camarilla o degli Indipendenti, le loro motivazioni sono strettamente segrete tra i membri del clan.

STEREOTIPI
BRUJAH: La passione è certo ammirabile e questi Fratelli sono certamente in grado di rendere noto il loro punto di vista. Purtroppo non riescono a comprendere che ci sono modi più sottili e potenti per far sentire la propria voce...
MALKAVIAN: Il vero genio richiede un briciolo di pazzia, ma questi Fratelli sembrano avere esagerato. Parlano di molte cose, ma nemmeno loro sembrano comprendere il potere della Voce. Oppure, forse, la hanno ascoltata troppo attentamente...
NOSFERATU: Cosa ci si può aspettare da chi apprezza ascoltare gli altri senza essere visto? Sono un pessimo pubblico.
TOREADOR: Gli piacerebbe vederci simili a loro: non capiscono quali vaste differenze ci separino. Si perdono nella loro arte, rimanendo solo ad un livello superficiale: meglio prenderli in giro, non sono pronti ad affrontare la vera portata del nostro potere.
TREMERE: Lo loro disciplina e la loro struttura è ammirevole. Ci somigliamo: come loro trovano magia nel sangue, noi la troviamo nella musica. Conoscono la fatica di entrare nella società dei Fratelli ed i loro risultati ci danno speranza.
VENTRUE: Sono ottimi mecenati e riescono, o almeno pretendono di riuscire, ad apprezzare la nostra voce molto meglio di tanti altri. Sono dotati di lungimiranza, ma mancano della sensibilità per apprezzare la musica del nostro mondo.
VILI: È un peccato che questi reietti non possano trovare un posto in società, ma temo non abbiano alcuna scelta sul punto. Se solo sentissero la musica...
ASSAMITI: Bravi in quello che fanno, ma decisamente troppo...estremi per i miei gusti. Il loro amore per la Vitae può rivelarsi pericoloso. Non farli avvicinare troppo
GANGREL: Sentono la musica della Natura, ma si perdono in essa più spesso di quanto facciamo noi. Non capiscono i sottotitoli delle nostre canzoni, ma ne percepiscono l'anima.
GIOVANNI: Lascia che mi stiano lontani, o potrei parlare con loro come se fossero uno spirito. Non perseguono altro interesse se non il loro: hanno sempre qualche obiettivo nascosto.
SEGUACI DI SET: Tutti parlano del loro veleno e della loro corruzione: possiamo cavarcela perfettamente da sole senza bisogno di associarci con loro.
RAVNOS: Questi ingannatori hanno le loro motivazioni, stai allerta. Le illusioni sono tutte ottime distrazioni, ma il vero potere risiede nella Voce
CAMARILLA: è una torre eburnea che fa poco per noi oltre a fornire di tanto in tanto dei mecenati. Il loro rigido codice di condotta è ciò che ci ha allontanato in buona parte da Parigi e dall'Europa si dall'inizio, perché ora dovremmo unirci a loro? Rappresentano uno dei peggiori tipi di associazioni – quella che cerca di tenere tutti sotto il proprio controllo indipendentemente dalla loro volontà
SABBAT: Cercano così tanto di essere “cattivi” che sono quasi comici. Se solo sapessero! Tutta la musica necessita di una struttura e la loro disorganizzazione e preoccupazione per il potere e la vendetta non fa altro che creare disarmonia e disaccordo.


Ultima modifica di Staff master il Mer Feb 24, 2010 1:01 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio Da Staff master Mer Feb 24, 2010 1:00 pm

GANGREL
Di tutti i Cainiti, i Gangrel sono sicuramente quelli più vicini alla comprensione della natura dualistica del vampiro. Come i Brujah, sono valorosi guerrieri, ma al contrario dei Brujah la loro ferocia non prende forza da una rabbia incontrollata, ma dall’istinto animale. Tra tutti i vampiri, sono certamente i più predatori, e quelli che amano maggiormente abbandonarsi all’ emozione della caccia. Solitari e schivii, la maggior parte dei membri di questo Clan preferisce di gran lunga i vasti orizzonti delle terre selvagge rispetto alla claustrofobica visione di palazzi e cemento.
Il Clan ha una scarsa organizzazione. Molto raramente infatti i Gangrel si incontrano per discutere o partecipare alla vita politica e sociale del luogo in cui dimorano. Una parte piuttosto consistente del Clan vive da nomade, spesso unendosi a gruppi zingari, popolo a cui I Gangrel sono molto legati. Questo probabilmente dal fatto che si narra che i Rom siano in realtà i discendenti mortali dell’Antidiluviano che ha fondato il Clan e che egli, (anche se molti anziani si riferiscono al proprio antenato parlando al femminile) abbia proibito a chiunque di abbracciare Il suo popolo. La leggenda, a cui a dir la verità, come tutte le leggende che parlano degli Antidiluviani, pochi credono, spiegherebbe anche l’antica rivalità dei Gangrel nei confronti dei Ravnos.
Di recente, il Conciliatore Xavier ha dichiarato che il Clan Gangrel avrebbe lasciato per sempre la Camarilla, seguito dalla maggior parte dei membri del Clan. Quali siano le motivazioni che hanno spinto i Gangrel ad abbandonare la setta che per secoli avevano seguito e protetto rimangono celate dal più fitto mistero e riserbo.

STEREOTIPI
BRUJAH: Tanta ira per così poco guadagno
MALKAVIAN: O conoscono i più grandi segreti o ci hanno presi tutti per il culo. Comunque, mantengo le distanze
NOSFERATU: Attenti osservatori ed utili alleati. Comunque, non sceglierei mai una tana di topi come rifugio
TOREADOR: Inutile immondizia
TREMERE: Non sono vampiri, per quanto ci provino. La resa dei conti è solo rimandata.
VENTRUE: I loro sciocchi giochi di potere spaventano gli altri ed è per questo che per ora li sopportiamo
VILI: Ci incolpano per molti di questi disgraziati. Alla fine, però, dovranno fare della loro non vita ciò che potranno
ASSAMITI: Sciacalli che giocano a fare i leoni
FIGLIE DELLA CACOFONIA: Così diversi, così simili. Noi stiamo al bosco come loro stanno alla città.
GIOVANNI: A chi importa? Cosa hanno a che fare con noi?
SEGUACI DI SET: Puzzano di malato peggio di molti di noi. In fondo, siamo tutti cadaveri.
RAVNOS: Che questi cani senza onore sostengano di essere nostri consanguinei è un insulto.
CAMARILLA: Un vento carico di sangue annuncia l'uragano; è stato meglio lasciare la baracca prima che ci cascasse addosso
SABBAT: Restiamo ed andiamo, risparmiamo od uccidiamo come vogliamo noi, o Mano Nera.
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Messaggio Da Staff master Mer Feb 24, 2010 1:03 pm

GIOVANNI
La storia del Clan Giovanni è in assoluto la più recente e terrificante di tutto il popolo cainita. Nati come una famiglia di mercanti romani ben presto iniziarono ad interessarsi all’oscura arte della necromanzia. In pochi secoli, una cabala disorganizzata ed inesperta si tramutò in una delle famiglie più ricche e potenti del loro tempo, la cui essenza era oramai tutt’uno con il mondo degli spiriti che governava. Attirato come una mosca al miele, un misterioso clan di thanatologi non resistette alla tentazione di scoprire di più sull’arcana arte della Famiglia, che sviluppava un lato della morte che ancora non era stato da loro sviscerato.
Attorno all’Anno del Signore 1000, il patriarca della famiglia Giovanni, Augustus, fu abbracciato dal fondatore del clan che dice fosse addirittura un Antidiluviano, sopravvissuto alla distruzione di Enoch e della Seconda città. La storia asserisce che tutti i figli dell’Antico videro con apprensione, rabbia e frustrazione l’abbraccio di Augustus, e da quel momento molti dei suoi figli cominciarono a soffrire di terribili incubi, che profetizzavano la fine della loro Dinastia. La Famiglia Giovanni continuò a servire il Clan, finché nel 1444 Augustus Giovanni diablerizzò il padre e sterminò tutti coloro nelle cui vene scorreva il sangue dell’Antidiluviano caduto. Mai nessuna caccia fu tanto spietata, rapida, ed efficace tanto che, intorno al 1700 non esisteva più nessun discendente dell’Antico Clan. Gli altri Vampiri reagirono disgustati, e per un secolo i Giovanni furono cacciati e distrutti ovunque si recassero. Alla fine il Clan firmò una tregua con la neonata Camarilla, che garantiva il loro impegno a non partecipare alla Jyhad in cambio del riconoscimento ufficiale della Famiglia come Clan, legittimando di fatto il massacro del Clan della Morte.
Estremamente elitari, dagli altri Clan i Giovanni sono considerati come una banda di mafiosi necro-incestuosi, reputazione che la Famiglia non ha smentito. Nonostante siano apprezzati, i membri delle famiglie "secondarie" vengono sempre considerati un gradino sotto i membri puri del Clan, specialmente dagli anziani.
Nelle notti che precedono la fantomatica Gehenna, quale Clan può vantare di avere il proprio Fondatore ancora attivo? Quale Clan può vantarsi di aver sterminato impunemente coloro che li avevano abbracciati? Solamente i Giovanni.

STEREOTIPI
BRUJAH: Troppo rumore per nulla.
MALKAVIAN: L'introspezione che offrono non vale la loro terribile compagnia: mi chiedo se la “pazzia” non sia solo una simulazione per indebolire le difese dei loro nemici.
NOSFERATU: Questo Clan degradato si è dimostrato pericolosamente esperto nello svelare i segreti. Non dovete farvi nemici tra di loro – potreste diventare oggetto della loro attenzione.
TOREADOR: Logori ed indolenti, ad ogni modo i Toreador dispongono di beni considerevoli.
TREMERE: Sfuggenti come anguille, i Tremere sono colpevoli del nostro stesso crimine, eppure si impantanano nella stessa politica che li condanna.
VENTRUE: Trascorrono troppo tempo a coltivare la loro immagine di martiri per essere coinvolti in qualcosa di davvero importate, mancano di scopo.
VILI: Incoerenti e maleducati, sono più zanzare che vampiri.
ASSAMITI: I loro recenti cambiamenti mi rendono nervoso...
FIGLIE DELLA CACOFONIA: Divertente passatempo, nulla di più: tienine una appresso solo se apprezzi la loro arte.
GANGREL: Facili da dimenticare; raramente li incrociamo.
SEGUACI DI SET: Sebbene provengano dalle terre dei morti, possiamo ricavare poco da loro senza contaminarci nel processo.
RAVNOS: Nulla di buono può uscire dalla bocca di un Fratello che mente come il proprio sire.
CAMARILLA: Grande, sciocca e prevedibile. Come il governo americano.
SABBAT: Più piccolo, ancora più sciocco e meno prevedibile. Come il governo italiano.
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Messaggio Da Staff master Mer Feb 24, 2010 1:04 pm

RAVNOS
Secondo le tradizioni cainite l’Antidiluviano Ravnos fu condannato da Caino a cadere vittima delle proprie debolezze per non aver impedito ai suoi fratelli di levarsi contro i propri sire. Ma la genesi di questo clan è avvolta da nebbie talmente fitte che non ci è nemmeno concesso di sapere se i Ravnos e i Gangrel siano figli dello stesso Antico, o discendano da due Antidiluviani fratelli (o sorelle, dicono alcuni).
La maledizione che affligge il sangue di questo clan, che li rende inclini alla menzogna, al furto e al raggiro, e il loro legame con il discriminatissimo popolo Rom hanno sempre esposto i Ravnos alle angherie dei potenti e al disprezzo degli altri Fratelli. L’eredità zingara è evidente anche nel codice d’onore dei fratelli di questo clan: non si deruberebbero ne ingannerebbero mai l’un l’altro. Nel corso dei secoli, tuttavia, il Clan ha abbracciato anche dei Gorgios (non zingari, che ora rappresentano la maggioranza dei membri del clan) che hanno ereditato la voglia di esplorare e viaggiare del ceppo principale.
Quattro anni or sono un’ombra è calata sull’intero Clan. Durante quella che dopo è stata chiamata la "Settimana dell’Incubo", i poteri dei Ravnos sono impazziti, amplificando in maniera esponenziale il potere di questi cainiti di creare illusioni, che apparivano anche senza controllo o senza l’intento cosciente di crearle. Quello fu l’inizio della follia. I Ravnos si risvegliarono in preda ad una Frenesia mai vista prima, mentre la bestia che giace nei loro cuori ordinava loro di distruggere i loro fratelli e divorare le loro anime. Per quattro notti la follia distruttiva imperversò e tanti furono i Ravnos a cadere per mano dei propri fratelli assetati di sangue. Tra i superstiti, terribili sono le voci che circolano riguardanti la motivazione di questa follia. Molti anziani asseriscono che l’Antidiluviano Ravnos si fosse svegliato e fosse stato infine distrutto dal potere di tre antichissimi esseri provenienti dalle terre del Sol Levante. In effetti molti furono tormentati da visioni di un mostro con molte teste che combatteva contro una tigre ed un dragone, e che infine veniva distrutto dalla potenza di quattro soli.
Chi può ancora dire che gli Antidiluviani sono soltanto un mito creato dagli anziani per spaventare i neonati? Che sia l’ennesimo segnale dell’imminente Gehenna? I Ravnos sono stati i primi a cadere, ma presto anche gli altri subiranno la stessa sorte.

STEREOTIPI
BRUJAH: Vai tranquillo e lascia che scuotano le loro gabbie. Se piegheranno le sbarre, noi li seguiremo fuori, e se arriverà il custode dello zoo, se la prenderà con loro
MALKAVIAN: Vedono dannatamente troppo e non si occupano dei deliri degli altri, ma solo dei loro. Non mi piacciono, nemmeno un po'.
NOSFERATU: I loro occhi e le loro orecchie sono troppo aguzzi per il loro stesso bene. Sarebbe un peccato se dovesse...succedere qualcosa a coloro che brulicano nelle catacombe
TOREADOR: Magliette decorate, vino e rose, giacche di pelle, tatuaggi artistici. Uccidetemi se inizio a comportarmi come questi mollaccioni.
TREMERE: I nostri fratelli stregoni che evocano risultati stabili per le nostre ombre. Naturalmente, non sono in gamba nemmeno la metà di noi. Avrei più paura del fuoco fantasma di un mio cugino che dei rozzi fuochi d'artificio di uno Stregone
VENTRUE: Inchinati se devi, graffia quanto è il caso e taglia loro la gola per averne il sangue se puoi.
VILI: Come gli stupidi, sembra ne nasca uno ogni minuto.
ASSAMITI: Sono diventati ghul peggiori di prima. L'unica cosa positiva è che adesso gli altri clan li odiano e li temono così tanto che puoi facilmente avere abbondanza di freddi corpi tra te ed uno di questi divoratori
FIGLIE DELLA CACOFONIA: Cosa c'è sempre da sentire? Queste sono completamente fuori di testa. E poi cosa credono, di essere più brave di noi?
GANGREL: I nostri cugini poveri, per così dire. Scavano per loro stessi dei buchi nel fango e trascinano i loro culi moschi in città solo quando la Camarilla fa loro un fischio. Cagnolini da salotto diventati feroci, chi ha bisogno di animali del genere?
SEGUACI DI SET: Di cosa avete così paura? Nemmeno un patto con il diavolo è così dannoso se si leggono le clausole. I Serpenti non possono avvelenarmi e io non ho un'anima da perdere. E ancora, se tutti la pensassero come me non avrei lo status di “cliente preferito”. Allora lasciate che si acquattino.
CAMARILLA: Tutto ciò di cui abbiamo bisogno, impacchettato come un regalo di Natale.
SABBAT: Affermano di amare la loro esistenza. Sorprendente quanto le loro azioni dimostrino il disgusto per se stessi.
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Messaggio Da Staff master Mer Feb 24, 2010 1:06 pm

SEGUACI DI SET
Nati dalle roventi sabbie dell’Egitto, i Serpenti sono i figli dell’Oscuro Dio della Tempesta, Set. Molti di loro, specialmente gli Anziani del Clan, non credono alla genesi Cainita dei Vampiri, ma asseriscono che Set sia stato il fondatore della loro razza e che gli altri Clan siano suoi figli rinnegati ed ingannati dagli altri dei. Primi tra tutti l’odiato fratello dell’Oscuro Padre, Osiride e Atum-Ra, il dio supremo che, secondo una delle tante versioni della creazione dei figli di Set, maledì il Dio condannandolo a nascondersi per sempre nelle tenebre più fitte ed evitare il suo sguardo. Gli Dei crearono gli umani, ma per renderli schiavi. Essi avrebbero solamente obbedito ai loro ordini, e non ci sarebbe stato coraggio, amore, odio, passione, solo un freddo ordine cosmico che avrebbe per sempre intrappolato come in una tela le anime dei mortali, il Maat.
Nel corso dei secoli, gli Aeoni (il nome che i Setiti danno agli altri Dei) cambiarono volto e nome, e così Amon divenne Marduk, poi Zeus ed infine Jehovah tanto per fare un esempio. Ma il loro scopo non mutò. Crearono religioni, governi, imperi, commercio, guerre e società per stringere il giogo delle loro catene. Anche le loro promesse di salvezza e di una vita dopo le morte altro non sono che un astuto espediente per imprigionare i mortali in una quieta ignoranza. Set donò agli umani la libertà. Libertà che si può raggiungere solamente rinnegando il Maat, strappandosi dagli occhi il velo che annebbia la vista e atrofizza lo spirito. La corruzione del corpo e della mente, la distruzione di ogni remora morale è soltanto il primo passo per ottenere tale illuminazione. Eliminando ogni condizionamento sociale, religioso, ogni limite imposto da qualsiasi ordine l’uomo diventa libero. Il culto Setita si espanse nel corso dei millenni in tutto il globo, corrompendo chiunque fosse sulla sua strada, sgretolando le strutture di potere, cainite e non, con qualsiasi mezzo. Per questo gli esponenti di questo clan non sono ben accetti nei principati Camarilla dove sono considerati come paria. Ricatto, prostituzione, droga, denaro, seduzione, violenza, potere: queste tra le armi più comuni e potenti che il Clan utilizza per preparare il mondo al risveglio del Dio Oscuro. Set infatti da ormai 2000 anni attende il momento in cui potrà riunirsi ai suoi figli ed ai suoi adepti e con loro sconfiggere le forze del Maat. Gloria a Set!

STEREOTIPI
BRUJAH: Hanno dimenticato più di quanto abbiano appreso. Una volta valevano un pizzico di rispetto, ora...nulla. Davvero.
MALKAVIAN: Pericolosi. Sono custodi di verità forse più antiche di noi. Sono fortunati che gli altri clan siano abbastanza sciocchi da liquidare le profezie dei pazzi come illusioni sconclusionate e, se questi fossero stati abbastanza saggi da ascoltare, il tempo di Set sarebbe già giunto prima che fossimo pronti.
NOSFERATU: Un non-così-subdolo ricordo di ciò che tutti noi siamo, e del perché sia inutile giocare ad ogni altra cosa.
TOREADOR: Tale ardore è degno di...ammirazione. Potrei ubriacarmi della passione di un Toreador e nel tentativo di colmarmene protei prosciugarlo fino in fondo.
TREMERE: Molto simili ad un bambino precoce, con gli occhiali posati sul naso ed un pesante libro nel grembo! Ma questo piccolo potrebbe dimostrarsi pericoloso, per cui necessita della guida dei genitori...
VENTRUE: Ci disprezzano e ci diffamano, poiché non riescono ad accettare che noi siamo più anziani e nobili di loro. Aspetta ancora un po' e vedrai che il loro regno smetterà presto di perseguitarci.
VILI: Come gli altri, però più facili da dominare. Il loro sangue debole rivela l'instabilità dei Cainiti.
ASSAMITI: Sembra che i nostri fratelli abbiano dimenticato tutti i loro insegnamenti per il semplice gusto di una stilla di vitae. E quali implicazioni ha tutto questo...
FIGLIE DELLA CACOFONIA: Pensano di essere autonome, non hanno ancora capito il loro ruolo nel Grande Piano. La loro presenza ci ricorda che il ritorno di Set è vicino.
GANGREL: Astuti nel loro modo selvaggio, pa privi persino del buonsenso di un cane selvatico. Non hanno nulla di ciò che vorremmo e servono solo per una lezione sull'autocontrollo.
GIOVANNI: Rivali pericolosi, sebbene bilancino la ricerca dell'illuminazione con certe grossolane priorità materiali...
RAVNOS: Non preoccupatevi degli adolescenti erranti di questo clan, sono sciocchi ed ignoranti per natura. È la testa del Raksasha che vale la pena osservare, ed i suoi occhi si sono riaperti.
CAMARILLA: Con tutta la sua abilità nel gestire la Masquerade, non riesce a vedere oltre i suoi stessi veli.
SABBAT: Una maschera spaventosa non fa un mostro: rende solo più facile il riconoscimento di una vittima.
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